La collezione numismatica della Fondazione “
Ettore Pomarici Santomasi” è composta da ben 1608 monete classificabili secondo i seguenti periodi cronologici:
Periodo
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Classificazione monete
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Greco |
dal n. 1 al n. 107
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Romano repubblicano |
dal n. 108 al n. 423
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Romano imperiale |
dal n. 424 al n. 559
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Bizantino |
dal n. 560 al n. 592
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Medievale e moderno |
dal n. 593 al n. 1608
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Le monete sono ripartite, all’interno degli espositori, nel modo seguente:
- Espositore n° 1: monete dal n°1 al n° 252
- Espositore n° 2: monete dal n° 253 al n° 555
- Espositore n° 3: monete dal n° 556 al n° 1033
- Espositore n° 4: monete dal n° 1034 al n° 1608
La collezione costituisce un nucleo di sommo interesse artistico e storico, esemplificativo di una
Storia della moneta dal VI sec. a.C. fino al Regno d’Italia.
Essa offre un panorama esaustivo della produzione monetaria antica, dagli stimoli che portarono alla nascita del concetto di moneta, alla sua introduzione in ambiente greco, all’impatto che ebbe sulle popolazioni indigene.
Di grande rilievo sono le monete del
Periodo greco (nn. 24, 25 e 26, del III sec. a.C.) riferite all’insediamento greco di Sidion, sulla collina di Botromagno, sulle quali è effigiato Zeus dal lato diritto mentre sul recto è raffigurato Ercole.
Per il
periodo romano repubblicano particolare rilievo costituisce l’introduzione del denaro e sono poi presenti relativamente all’Epoca imperiale, il sistema monetario, le zecche di produzione e lo sviluppo del ritratto.
Per l’
età medievale ampio spazio è rappresentato dalla moneta bizantina, a quella araba e normanna ed alla monetazione di Federico II.
Di grande importanza è l’Augustale (n. 612), coniato sotto il regno di Federico II di Svevia (1231) sulla quale è effigiata da un lato l’aquila stante con ali spiegate e sull’altro l’immagine del Sovrano in veste imperiale.
La parte finale della collezione abbraccia la produzione monetaria
napoletana, dal Ducato al regno delle Due Sicilie, con un piccolo settore occupato dalle monete del Pontificato di Benedetto XIII (1724 – 1730), nato a Gravina nel 1650 ed infine al Regno d’Italia e ad alcune monete di Stati stranieri.