“L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose”
Lo scriveva Calvino nelle Città invisibili.
E se tutto si giocasse sul filo del guardare?
Se ad accendere il nostro sguardo fosse l’occasione per una nuova funambolica prospettiva? “In Luce” forse?
Conciliare luce e buio non implica necessariamente moderazione e compromesso.
Ogni volta è questione di bilanciamento.
Non per livellare, ma per tenere conto delle differenze, abbracciandole.
Come quando si prova a ripensare insieme cura e abbandono, spontaneità e regole, amicizia e scarsità.
Come quando si allargano le braccia per trovare l’equilibrio.
In Programma per la serata:
“In Luce” short film nato da un progetto di promozione ed espressione della salute ideato da Maurizio Cimino per la regia di Giovanni Carbonara.
Diario di viaggio attraverso le storie di vita delle persone con le immagini di Maurizio Cimino ed i testi di Carmen Squeo.
Acrobazie musicali ed equilibrismi in bilico a cura di Mimmo Misciagna e Stefania Carulli.
Potenza di un terremoto al contrario che non toglie ma porge punti su cui costruire con le parole di Maria Dibattista, Vincenzo Crocitto e Gianni Romaniello.
C’è una tale ricchezza
in questo incontro che mi commuove anche solo la spinta
che lo ha sostenuto,
che lo sostiene.
C’è qualcuno che non cede.
Non cede alla fine della fede negli uomini e nelle donne.
Io ci sono. Noi ci siamo.